chiesa san sebastiano anno 1900

Celebrazioni a carattere popolare oramai quasi tutte in disuso:

17 Gennaio
Sant’Antonio Abate, detto Barbante, festeggiato nella chiesa di S. Agostino con benedizione degli animali, e con premiazione degli stessi per la presentazione coreografica; seguono giochi popolari come la gara per ridurre a cocci le pignatte da ragazzi ar­mati di bastoni, mentre cavalcano asini bendati.

 

20 Gennaio
S. Sebastiano, festeggiato nella chiesa che porta il suo nome che è a due passi da piazza Leone XIII, ha per tradizione la mangiata di maccheroni su di un balcone della suddetta piazza: ai partecipanti vengono legate le mano dietro la schiena e tinta la faccia con carbone. Altra attrazione è la gara del maialetto, aggiudicandosi il premio il concorrente che abbia dato più scopate al malcapitato. E’ l’unica festa rimasta a carattere rionale.

 

25 Marzo
L’Annunziata, festeggiata in una chiesa di campagna che porta il suo nome. Questa ricorrenza, anni addietro costituiva una evasione dei giovani e meno giovani, che portandosi il mangiare improvvisato caserecciamente, permetteva quell’allegria in cui gli “organetti” avevano un ruolo determinante mentre i balletti tradizionali venivano rinverditi con nuove importazioni, anche di origine americana (causa gli emigrati carpinetani).

 

Maggio
Festa dell’Ascensione: una volta rappresentava uno spettacolo visivo eccezionale in quanto la cosiddetta “Scensa” era la attrazione rionale per la gara che si apriva tra i vari rioni per il taglio di ginepro nei boschi vicini. Quindi uomini donne e bambini si entusiasmavano ad innalzare il rogo più alto e, quando scendeva la sera, tra gridi e balli le fiamme del rogo acceso lambivano i vicini tetti, destando ammirazione ed entusiasmo al ricordo del Cristo che ritornava in cielo.

 

22 Maggio
S. Rita da Cascia, festeggiata nella chiesa di S. Agostino con processioni popolari. Da anni viene allestita nei locali del con­vento una interessante mostra artigianale dei mastri paesani, con esposizione dei lavori in legno, ferro battuto e ceramica; si allestisce pure una estemporanea di pittura. Il pomeriggio si assiste alla benedizione delle automobili con una offerta di rose al ricordo della Santa; seguono giochi a carattere popolare con estrazione di una lotteria ricca di numerosi premi.

 

28 Maggio
S.S. Trinità: era l’occasione propizia per comunicare con altra gente, in quanto i popoli ciociari si avventuravano oltre i propri monti, con due lunghe giornate di cammino a piedi, per rivivere. l’emozione religiosa al Santuario rupestre di Vallepietra.

 

1 Giugno
Corpus Domini, festa colorita da una processione che gira il paese: mentre un complesso bandistico allieta con note religiose, si percorre la via ammirando i disegni che i rioni hanno approntato con fiori di ginestra, alIoro, papaveri. Si approfitta per mettere ai balconi ed alle finestre le coperte ricche di vivaci colori e di merletti che l’artigianato locale riesce a produrre.

 

13 Giugno
S. Antonio da Padova: la festa più ricca di partecipazione popolare, oltre che per i divertimenti che offrono la tombola, la corsa podistica, l’albero della cuccagna, anche per la sentita devozione locale che gremisce la piazza dinanzi la chiesa di S. Pietro. Nell’attesa composta oscilla la statua del Santo che portato a spalle, lungo tutto il paese, si sofferma sulle piazzuole più antiche, snodandosi in una interminabile fila, fra il canto e il suono della banda che sembra dar forza ai devoti, mentre sull’asfalto e sui selci si scioglie la cera.

 

24 e 29 Giugno
Date in cui ci si scambiavano mazzetti di ciliegie fra conoscenti, per cui venivano detti compari o comari di S. Giovanni.

 

16 Agosto
S. Rocco: è usanza lasciare delle castagne secche per lanciarle dalle finestre al passaggio della statua del Santo.

 

28 e 29 Agosto
Festa patronale di S. Agostino: viene a collocarsi come meta d’incontro di tutti i paesani. I festeggiamenti cominciano il 27 a sera, con processione, che uscendo dalla chiesa Collegiata si dirige per le vie principali; il ritorno è illuminato da torce che risplendono sull’aureo busto del Santo. Il 28 mattina s’apre l’antica fiera del bestiame che è rappresentata da capi di ovini, caprini, magroni di montagna, vitelloni: non è ancora spenta qui la caratteristica figura del sensale, che disperatamente cerca di porre in accordo i due riluttanti contraenti.
Segue il pomeriggio con gare popolari, mentre a sera inoltrata si assiste a giochi pirotecnici; con il protrarsi della tarda notte si effonde la banda in celebri sinfonie.

 

4 Ottobre
S. Francesco d’Assisi, festività che è rimasta solo per la tradizionale fiera di animali; interessante per il volume di affari che viene condotto. Il Santo viene festeggiato nella chiesa di San Pietro.

 

8 Dicembre
Nella chiesa di S. Maria del Popolo, con una parentesi cerimoniale affettiva si rinnova il voto fatto dai carpinetani per allontanare le pubbliche calamità.

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