Queste sono state le parole dell’ autore quando ce l’ ha mandata, crediamo non necessitino di altro:

“…La poesia appartiene a tutti coloro che sono in grado di
interiorizzarla e non necessita di firma alcuna.
non ho mai voluto partecipare a concorsi riferiti alle varie forme di
arte perchè ritengo che questo mondo non ha comparazioni tutti sono
abitanti ed utenti.Volutamente il testo è privo di punteggiatura.
è una mia caratteristica e offre la possibilità a chi legge di
interpretarlo secondo la propria visione…”

Carpineto

un tono di rosa delicato l’affresco su nubi lasciato
dal monte dietro il monte adagiato
un tono pastoso d’un chiaro marroncino
l’assieme di rocce di mura di archi e portali
che si fondono tra i vicoli del vecchio paesino
un tono chiaro d’azzurro marino alla fonte di piazza
si posano colombi assetati
uno aspetta sulla tegola lì vicino
sceglie tra il marmo una conchiglia
si tuffa festoso sguazza
sono ricami i nidi lasciati a vestir qua e la nudità di rami
l’ora s’è tarda
il monte è scurita
la magia dei colori ad altra occasione
rimane nel buio a consolo altra luce
artistico lampione
ed io da solo
ho adagiato nel cuore tutto il dolore
lo tengo stretto a me rannicchiato
il profumo che mi resta
m’accompagna a disperderlo su in cresta
dove il bianco ricopre i monti per la notte
e lo spirito rigenerato segue i sogni per vincere la morte
gli arbusti spettrali si fan cattedrali
tutto si ferma nel nome di dio
illuminato da mille fiammelle rivedo il cammino incensato di Sali
lo vedo è l’amore mio
e resto con lui abbracciato
è gelo nella piana al primo rintocco di campana
saluto alla gente che guarda a levante
l’affacciare del sole dal fendente
riporta in vita da morte apparente
il verde al di là dell’ombra delle siepi
delle case
delle chiese
delle icone dipinte da riflessi
su tronchi perplessi
i suoni !?
accordi in crescendo
concerto di merli ad intonar cinguettio
colombe
appena partite
incrociano echi di richiami
uno
acuto
pare lamento
un cucciolo
a notte finita
cerca la madre smarrita
inno alla vita