I monti Lepini sono caratteristici del periodo Cretaceo.

La più importante delle rocce cretacee, che appare dovunque e forma i più alti cumoli dei monti, è una massa calcarea cristallina bianca o variamente colorata da ossidi metallici, oltremodo dura e tenace.

All’analisi chimica presenta, questo calcare, carbonato magnesiaco e silice libera, a cui è dovuta la sua maggior durezza; essa ha una frattura scabra e scagliosa, talora contiene anche un po’ d’argilla, e, se non è in dosi sufficienti per fornire delle calci idrauliche, offre però un’ ottima calce grassa. Spesso al disopra di questo calcare se ne notano altri, ricchi di argille. Il passaggio tra questi due calcari non è netto ma graduale. Infine, al disopra di essi ed in stratificazioni sempre concordate, si adagiano grandiosi banchi di uno schisto tabulare molto argilloso, con una frattura scagliosa, di un intenso color bigio scuro o rosso dovuto a minerali di ferro, o al perossido di manganese.
Queste rocce presentano numerosi dislocamenti dovuti a movimenti operatesi nella crosta terrestre.

Per l’azione di sollevamento che spinse queste enormi masse calcaree ad oltre 1400 m. sul livello del mare, tutti gli strati sono notevolmente inclinati rispetto all’orizzonte, presentando in media una linea di livello di 30°. La massima depressione si trova sulla normale condotta all’asse della catena appenninica. Gli strati sono tutti depressi verso il centro di questa ed innalzati verso la pianura, la quale singolare disposizione stratigrafica dimostra la ragione per cui le Sorgenti montane non giungano al basso, scorrendo fra strato e strato, come acque sotterranee, per ricomparire invece all’esterno lungi dalla base dei monti.

Numerosi fossili si rinvengono in questa catena cretacea, ma tutti negli strati superiori, cosicché mancano i rappresentanti del cretaceo inferiore, forse perché le assise di questo non emersero per modo da apparire all’esterno, o sono ricoperte dagli strati tanto da non essere accessibili allo sguardo. La fauna di questa catena, assolutamente marina, appartiene al cretaceo medio e superiore ed è costituita ,da varie specie di Ippuriti, Radioliti, ecc.
Questi fossili si trovano numerosi nei pressi di S. Agostino; le radioliti vi abbondano in esemplari assai ben conservati e non di rado spatizzati. Nel calcare sono anche racchiusi denti perfettamente conservati di numerose specie di pesci placoidi.

Lo studioso troverà su questi monti interessi tali, da auspicarsi una lieta assidua permanenza.