Visse lunghi anni un passero
Non so in qual pendice
Visse modesto e povero
Ma campò felice

Quand’ ebbe a noia un giorno,
L’ antico suo soggiorno,
Era nei dì che volgano
L’ ore noiose e meste.

Quando natura il florido
Suo verde manto veste
Ecco le brune rondini
Che volgano l’ altro nido
Cui l’ universo e patria
E tutto il mondo e lido.

Il passero mondano
Le segue da lontano
Stanco, anelante e tremolo
Giunse al mare appena:
E si fermò qui misero
Sol per riprender lena.

Le rondini a fior d’ onda
Passaron l’ altra sponda
Il passero mondano
Si vibra un’ altra volta.

Ma il volo gli mancò
Cadde ed affogò.

Quanti e quanti vollero
Il passero imitare
Quindi fin misero
Il troppo desiare
Le forze tue misura
E non tener sventura.

Biagioni Antonio, 1950