Era feudo dei Conti di Collemezzo. Posizione strategica per le vie di accesso ai castelli di Norma, Bassiano, Ninfa (sul versante occidentale dei Lepini) e per la via di Montelanico e Carpineto.
Il primo documento dei feudatari di Collemezzo appare nel 1199 in un atto di successione per il castello di Carpineto: lo firma Siginulfo dì Collemezzo. Questi signori possedevano il castello di Pruni (sopra Montelanico) e Montelanico. Il feudatario Guido di Collemezzo partecipò allo “schiaffo di Anagni”. Nella lotta fra feudatari, Collemezzo nel 1313 si vide distrutto Montelanico. Nel 1372 lo stesso Collemezzo fu distrutto dagli abitanti di Cori che assalirono violentemente il castello, le terre e ne massacrarono gli abitanti.
I feudatari scompaiono da Collemezzo ed il territorio viene acquistato da Carpinetani. Resti di costruzioni che si presentano sono: una parte della torre, ,la cisterna attigua coperta, tracce di pareti divisionali che si elevano di qualche metro dal suolo. Basamento di mura perimetrali la cui intera costruzione si estendeva per 500 metri di lunghezza e 50 di larghezza.
La torre serviva per avvistamento e forse anche per prigione (si vede un foro in cui venivano calati i prigionieri condannati a morire di fame). Vi sono pure avanzi della chiesa di Santa Maria.

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