cittadini di carpineto antiche immagini

Guerre di confine, anno 1477

Il riconoscimento papale non fu pari a quello dei vicini feudatari: nella pianura pontina c’erano i Gaetani che scorrazzavano tra Sermoneta, Ninfa, Bassiano dando fastidio ai Conti di Carpineto, spesso facendo sconfinare uomini ed animali sui terreni di proprietà carpinetana. Si è all’inizio ancora delle questioni confinarie che porterà Carpineto a derimerle anche in modo cruento.

Evidentemente il senso innato di proprietà della popolazione volsca è troppo sentito; gli “Offiziali” carpinetani cercarono un accordo pacifico con gli sconfinati abitanti di Bassiano senza riuscirci: la leggenda racconta di una spedizione di uomini carpinetani e bassianesi che, partendo di buon mattino dai rispettivi centri abitati, avrebbero delimitato i confini nel punto preciso in cui le due commissioni si sarebbero incontrate.

I furbi carpinetani pare che non stessero agli accordi e riu­scissero ad arrivare quasi sotto le porte del paese nemico per stabilirvi i confini: era troppo! e si venne alle mani e corse molto sangue.

Sembra che gli assalitori si accanissero contro le orecchie av­versarie tanto da farne “un biunzo e mezzo” (biconcia una e mezza!) che nascosero dentro una grotta vicina gli attuali confini, mentre i doloranti ed invalidi bassianesi andarono a lavarsi nel vicino torrente chiamato in seguito “Fosso del Sanguenetto”.
Se è vera che la toponomastica è indice di avvenimenti storici si potrebbe essere sicuri di questa oscura leggenda sangui­nosa, ma i documenti ufficiali non ci hanno lasciato una traccia, che io sappia: forse questo fatto si potrebbe ricollegare ad un successivo atto di pace fra Bassiano, Sezze, Sermoneta e Carpineto nel 1477, settimo anno del pontificato di Sisto IV, 22 agosto, di cui rimane copia manoscritta (l’archivio comunale ne conserva una del XIX secolo).

E’ un atto notarile del maenzano Pietro Antonio Giovanni “pubblico notaro per licenza Imperiale presente alle anzi dette deliberazioni che vide e udì svolgersi in Carpineto”. Infatti il popolo carpinetano stava per assistere ad un avvenimento ecce­zionale: mentre suonavano le campane della “curia” ed il banditore aveva raggiunto gli angoli più sperduti del paese, i rappresentanti, sindaci, procuratori dei paesi sconfitti di Bassiano, Sezze e Sermoneta, con passo grave, vestiti dimessamente si fermarono davanti all’assemblea cittadina radunata davanti la torre baronale e “si gettarono innanzi piegando a terra le ginocchia e invocando misericordia e pietà”.

Erano venuti a liberare “i loro uomini presi, ridotti all’im­potenza, gettati in carcere, legati al ceppo e coi piedi in catene”.
Erano le conseguenze della guerra di confine. Tanto che la pace stipulata tra Conti e Gaetani per la durata di 101 anni, crollò il giorno in cui alcuni carpinetani furono assaliti mentre stavano tranquillamente a mietere e trebbiare: le lance anda­rono a conficcarsi nei poveri animali mentre le frecce avvelenate fecero due morti e parecchi feriti.

Non contenti “andavano appiccando il fuoco bruciando le are piene di grano e incendiando una casa fuori porta Piscoglia in Carpineto”.
Era troppo: una rapida spedizione punitiva fruttò prigionieri 129 uomini di Sermoneta, 32 di Bassiano e 3 di Sezze “sparsi per i campi a lavorare e tutti questi anzi detti prigionieri fu­rono condannati a morte per legittima sentenza contro di essi pronunciata”.

L’atto di clemenza elargito dai carpinetani fruttò una revisione dei confini lungo le contrade montane di Camporosello, Belvedere fino alla Rapina, nonché un’ammenda di 22.0000 ducati per chi di nuovo avesse sconfinato!

ciambelle anice

Prodotti Tipici

Visita il negozio online dove puoi trovare i prodotti tipici e tradizionali di Carpineto, da ordinare e con spedizione in tutto il mondo.

scorcio carpineto

Case e Alloggi in Affitto

Se vuoi visitare il Paese e cerchi un alloggio qui puoi trovare diverse soluzioni, comode e accoglienti, in base alle tue esigenze.